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Il futuro del marketing su Facebook

Marketing su Facebook

L’effettiva potenzialità pubblicitaria offerta da Facebook è in gran parte inesplorata. Ancora oggi, a diversi anni dall’uscita dei primi strumenti offerti nell’ambito del business, la sperimentazione è ancora agli albori.

I cambiamenti sono repentini, sia dalle aziende che sono attivamente presenti su Facebook, sia per i gestori del social network.

Tutto ciò implica la creazione di servizi sempre più raffinati in grado di rispondere alle esigenze degli utenti.
In fondo si tratta di creare un flusso pubblicitario, in grado di non interrompere l’esperienza personale dell’utente: le persone, infatti, si iscrivono su Facebook per scopi personali e soprattutto per divertirsi trovando un momento di svago. La pubblicità, invece, spesso è una cosa sgradita e molte persone tendono ad ignorarla.

Fare bene marketing su Facebook, quindi, implica un piano marketing in grado di nascondersi tra gli interessi dei visitatori.

 

Più informazione e meno promozione

Marketing su Facebook
Ogni passione, in fondo, può essere convertita in denaro. L’obiettivo da tenere sott’occhio, dunque, è l’esperienza dell’utente. In questo modo, si può creare un flusso di informazioni in grado di confondersi tra le passioni personali.

L’importante, anche se posso sembrare ripetitivo, è riuscire a trovare un ottimo compromesso tra pubblicità e informazioni rilevanti. Gli utenti, altrimenti, oltre ad essere infastiditi, potrebbero considerare il proprio meccanismo di marketing come un’operazione troppo invadente e non rispettosa della loro privacy.

Per questo è necessario valutare molto bene i nuovi metodi pubblicitari offerti da Facebook, in quanto potrebbero non essere ben accolti dall’opinione pubblica.

Ne è un esempio il programma Beacon, la cui funzione principale era quella di attivare le raccomandazioni commerciali nel flusso delle informazioni personali, seguendo questo principio: le azioni compiute su un insieme di partner commerciali partner, venivano tracciate e condivise nel flusso delle informazioni personali. Cosicché se un tuo amico avesse acquistato un libro, sul tuo profilo sarebbe comparso il messaggio: “il tuo amico ha acquistato questo libro. Se vuoi comprarlo clicca qui.”

Ciò non è stato ben visto dall’opinione pubblica e in poco tempo Facebook ha preferito ritirare il servizio, offrendo questa possibilità solo nel caso in cui l’utente la richieda.

Creare un marketing organico, dunque, è il metodo migliore per fornire il giusto approccio agli iscritti su Facebook.

 

Brilla sull’orizzonte il social ADS

 

La possibilità di poter interagire con le inserzioni pubblicitarie è sicuramente un punto di forza innovativo per il social marketing. Se un utente fa clic su “pollice su”, infatti, il sistema registra il gradimento e ne tiene conto per le successive apparizioni. All’opposto, però, è anche presente una “X” che permetterà di far sparire l’annuncio, nel caso in cui quest’ultimo sia considerato, irritante o offensivo. In questo caso, il sistema rileverà il problema e limiterà la circolazione dell’inserzione.

Con questo sistema, la pubblicità su Facebook assomiglia sempre più ad sistema organico in grado di integrarsi perfettamente nella corretta esperienza degli utenti. Senza diventare mai troppo fastidiosa e senza mai essere percepita come un problema.

Fare social marketing, infine, non implica la ricerca e l’analisi di nuove call to action o particolari esperienze nel copywriting. Fare social marketing significa mettersi dalla parte del cliente per rendere la sua esperienza straordinaria.