[wr_progressbar div_margin_top=”0″ div_margin_left=”0″ div_margin_bottom=”25″ div_margin_right=”0″ progress_bar_style=”multiple-bars” progress_bar_show_icon=”yes” progress_bar_show_title=”yes” progress_bar_show_percent=”yes” progress_bar_stack_active=”yes__#__ ” ][wr_item_progressbar pbar_text=”Importanza” pbar_percentage=”70″ pbar_color=”progress-bar-primary” pbar_item_style=”solid” pbar_group=”multiple-bars” disabled_el=”no” ][/wr_item_progressbar][wr_item_progressbar pbar_text=”Difficoltà” pbar_percentage=”20″ pbar_color=”progress-bar-primary” pbar_item_style=”solid” pbar_group=”multiple-bars” disabled_el=”no” ][/wr_item_progressbar][wr_item_progressbar pbar_text=”Tempo” pbar_percentage=”40″ pbar_color=”progress-bar-primary” pbar_item_style=”solid” pbar_group=”multiple-bars” disabled_el=”no” ][/wr_item_progressbar][/wr_progressbar]
Passi appena precedenti e successivi
Vol.3 Come creare un sito con WordPress
Vol.4 Come indicizzare il proprio sito
Vol.6 Aumentare il traffico sul sito: ottenere backlinks
Vol.7 Come creare una landing page
Una volta creato il proprio sito, blog o Ecommerce, è necessario ottimizzare i contenuti delle pagine o degli articoli in modo da essere trovati tramite i motori di ricerca.
Per ottenere il massimo da questa pratica, bisogna capire alcuni concetti essenziali.
Esistono moltissimi motori di ricerca, e non tutti i popoli utilizzano lo stesso. Noi italiani, però, abbiamo una particolare predilezione per Google: più del 94% degli internauti lo utilizza ogni giorno.
In questi termini, appare evidente che tutti gli sforzi devono essere concentrati per piacere all’algoritmo di Google.
Per quanto riguarda la linkbuilding, quindi, è essenziale fare attenzione ai nuovi concetti introdotti da Penguin (l’ultimo tra gli algoritmi del motore di ricerca). Comprare link, effettuare scambi sfrenati o linkare il proprio sito secondo una logica di spam, può penalizzare moltissimo il proprio sito, andando ad intaccare l’ascesa della nostra SERP. In ogni caso, tutti i concetti essenziali per la linkbuilding verranno presentati nel prossimo capitolo, mentre per il momento è sufficiente osservare le regole della SEO onpage.
Ricerca delle parole chiave
Ogni nicchia di mercato ha delle parole/frasi chiave che permettono alla propria attività di essere trovata tramite i motori di ricerca.
Per capire il numero di ricerche, ma anche la concorrenza presente per ogni singola parola chiave, all’inizio è sufficiente utilizzare gratuitamente lo strumento di pianificazione delle parole chiave di Google.
Una volta creato un account Google Adwords, seleziona “strumenti”.
Ti troverai di fronte a questa schermata. A questo punto seleziona “Cerca nuove idee per le parole chiave..”
Inserisci la parola/frase chiave che intendi valutare. Io, ho testato “ricette dolci”, sapendo che comunque la parola chiave avrebbe avuto una concorrenza molto alta.
In più, filtra i risultati della ricerca, spuntando la casella “concorrenza” > “bassa”
Il risultato è stato:
– Media delle ricerche mensili 33.100
– Concorrenza: alta
Posizionarsi in prima pagina di Google con una concorrenza e una media di ricerche del genere è quasi impossibile per webmaster del nostro livello.
Ovviamente, però, lo strumento restituisce anche tutte le parole chiave che hanno concorrenza bassa.
Osservando le frasi a bassa concorrenza, è possibile notare molte nicchie con un numero di ricerche non proprio bassissimo, in grado di essere facilmente posizionate.
Se il proprio sito parla di ricette dolci, quindi, perché non fare una sezione apposita per le ricette dolci per vegani?
Utilizzando quelle parole chiave per ottimizzare il contenuto di una pagina, è possibile ricevere un buon numero di visitatori.
SEO onpage
Finita la ricerca delle parole chiave, è possibile spingersi oltre e iniziare a migliorare i propri contenuti attraverso l’ottimizzazione della SEO on page.
Se avrai seguito il mio consiglio e avrai installato SEO by Yoast, potrai tenere d’occhio l’utilizzo della frase chiave all’interno dei tuoi contenuti in modo da generare un’ottima SEO onpage.
Come fare una buona SEO onpage
Inserisci la parola chiave nel titolo.
N.B. la parola/frase chiave dev’essere esattamente quella trovata con lo strumento di pianificazione delle parole chiave. Quindi nel caso d’esempio, non inserirò “Ricette dolci per vegani”, ma esattamente “Ricette dolci vegani”.
Ovviamente ogni blogger sa che deve scrivere per gli esseri umani e non per Google, però è sempre bene trovare una via di mezzo che sia soddisfacente per entrambi.
Oltre al titolo, la parola chiave dev’essere inserita nel tag <h2> (che in wordpress si ottiene selezionando “Titolo 2”, dal menu), nell’alt delle immagini (cliccando sull’edit dell’immagine) e in ordine sparso all’interno del post (con una frequenza dell’1%, come minimo).
Una volta raggiunto un livello ritenuto buono, è possibile utilizzare SEO by Yoast per fare una revisione del nostro lavoro.
Per quanto riguarda l’esempio che ho appena creato, rimangono molti errori da colmare (tipo il basso numero di parole). Ciò è avvenuto per il semplice fatto che non avevo voglia di creare un reale post per informare i vegani sulle ricette dolci di loro interesse, ma nel caso di un post vero, bisogna ottimizzare il contenuto fino a che tutti i punti non siano ok.
A questo punto si può procedere a pubblicare il proprio post, certi che sia stato fatto tutto il possibile per l’ottimizzazione della SEO onpage.
Ma per scalare la classifica di Google, c’è ancora un po’ di strada da fare.
Per migliorare il posizionamento, infatti, è necessario continuare a leggere anche questa guida.
La guida completa
Vol.0 Marketing di nicchia: la scelta di un settore redditizio
Vol.1 Come scegliere il nome dominio
Vol.2 Hosting: significato e scelta
Vol.3 Come creare un sito con WordPress
Vol.4 Come indicizzare il proprio sito
Vol.5 Aumentare il traffico: SEO onpage